OCCHIO DI TIGRE –

Cristallizzazione. Sistema trigonale.

Famiglia. Quarzi.

Colori. Riflessi dorati su sfondo nero-marrone.

Proprietà dell’occhio di tigre

Chakra. 3° – centro dell’ombelico.

Anima. L’occhio di tigre rappresenta la ricchezza della Terra, unita alla luce dorata dello Spirito.

Subconscio. Radica chi è dispersivo, incoerente e incapace di concentrarsi e di concretizzare le proprie idee; protegge dalla negatività.

Sfera mentale. Acutizza i sensi e permette di capire come vanno le cose anche quando tutto si svolge molto velocemente; aiuta a tenere sotto controllo le situazioni critiche; dona integrità e spirito d’iniziativa.

Sfera emotiva. Rafforza la personalità infondendo ottimismo e calore umano; aiuta a superare i momenti di difficoltà, a non perdere il coraggio e la fiducia in se stessi.

Corpo. L’occhio di tigre sollecita l’attività di fegato (stimola e tonifica), pancreas e milza.

Elisir. Effetto blando; i metodi di preparazione applicabili sono l’irradiazione con i cristalli ed la tecnica della provetta.

Occhio di tigre e cristalloterapia

Pulizia e ricarica. Immersione in acqua fredda salata (qualche ora); in alternativa, interventi Reiki o con fiamma viola o riposo su una famiglia di ametista o di cristallo di rocca; bagni di sole (no luce diretta) e di luna ne rigenerano la vitalità. Quando l’occhio di tigre avrà ceduto tutto il potenziale energetico di cui dispone diverrà fragile e si romperà; a quel punto è opportuno riconsegnarlo alla natura, liberandolo in mare o in un corso d’acqua.

Utilizzo. Portarlo con sé (in tasca o in un sacchetto in fibra naturale appeso al collo); indossarlo come pietra montata in collane, bracciali o ciondoli; dormirci, inserendolo nella federa del cuscino; ottimo durante momenti di meditazione e trattamenti reiki; si può farlo aderire con un cerotto alla pelle in corrispondenza del 3° chakra; minerale fondamentale nei trattamenti di cristalloterapia.