Willow-per chi si autocommisera, prova amarezza e risentimento.

Willow-

Fiori di Bach per lo scoraggiamento e la disperazione.

 

“Willow è per coloro che hanno sofferto a causa delle avversità o della sfortuna e trovano difficile accettarlo, senza lamentarsene e senza provare risentimento, poiché giudicano la vita in base al successo. Sentono di non aver meritato una prova così grande, lo trovano ingiusto e ne sono amareggiati. Spesso accade loro di provare un interesse minore verso quelle cose della vita che prima facevano loro piacere”.
 

Nome: Willow
Abbreviazione: WIL
Nome italiano: Salice comune, Salice bianco, Salice da pertiche, Salcio
Nome botanico: Salix Vitellina
Parole chiave: Risentimento, amarezza, senso di frustrazione e di fallimento, negatività, avversione, rancore, diffidenza, sfiducia, aggressività passiva, ira trattenuta, ritenzione, irritazione, rigidità.
Caratteristiche del Fiore: assistente/ultimi 19
Metodo di preparazione: Bollitura
Periodo di Fioritura: Marzo / Maggio
Principio transpersonale: Ritenzione, irritazione, fermentazione, rigidità.

A COSA SERVE WILLOW:

Willow è utile per la ritenzione, la congestione, l’amarezza e il risentimento. Ogni volta che congestioniamo un’emozione anziché esprimerla, questa viene trattenuta all’interno e si cristallizza. Il risentimento di Willow è veicolato dalle emozioni negative ed esprime il senso di ingiustizia che, se osservato bene, è non assunzione di responsabilità.

A COSA SERVE:

Willow è utile per la ritenzione, la congestione, l’amarezza e il risentimento. Ogni volta che congestioniamo un’emozione anziché esprimerla, questa viene trattenuta all’interno e si cristallizza. Il risentimento di Willow è veicolato dalle emozioni negative ed esprime il senso di ingiustizia che, se osservato bene, è non assunzione di responsabilità.

COME SI SOMMINISTRA WILLOW:

Willow non è un fiore da urgenza. Va inserito in un trattamento di almeno medio periodo (4-6 mesi) insieme agli altri fiori scelti.
 
Caratteristiche psicologiche ed emozionali di Willow:

 

Astio, autocommiserazione, avarizia, avversione, biasimo, comportamento petulante, convinzione di avere ricevuto meno di ciò che si merita, diffidenza, disprezzo, egoismo, fallimento, frustrazione, incolpa gli altri delle sue sventure, infastidito dall’allegria altrui, ingratitudine, invidia del benessere altrui, ipocrisia, ira trattenuta, irritabilità, isolamento attivo, malumore, mancanza di autocritica, meschinità, negatività, non si assume la responsabilità della propria vita, ostinazione, permalosità, polemicità, possibilità di personalità paranoide, profezie negative autorealizzanti, rancore, rigidità, risentimento, sensazione di essere sottovalutato, sfiducia, sudditanza psicologica con conseguente ribellione nei confronti delle autorità, suscettibilità, visione ristretta e materialista,

Aggressività passiva, amarezza, pessimismo, vittimismo.

Relazione con il Sé: in seguito alle delusioni, la persona non ha cambiato atteggiamento cercando di reagire ma, sentendosi vittima, ha rigettato la responsabilità, incistando le emozioni negative.

Il rimedio apporta: la capacità di essere flessibili ed adattabili alle circostanze della vita, lasciando andare ciò che non serve più, cessando la recriminazione e ritrovando il piacere di vivere il momento.

Willow nelle caratteristiche tipologiche (Type):

 

Willow è il fiore del risentimento e della lamentazione. La persona Willow usualmente si trascina nell’amarezza lamentandosi perché non accetta il proprio destino, il proprio essere, in fondo, ciò che è. Quella dell’accettazione è una delle lezioni in assoluto più difficili, il saggio, la persona realmente felice, lo è perché ha accettato tutti gli aspetti della propria vita/psiche. La persona Willow invece no. Egli vaga nel mondo attribuendo all’esterno le proprie responsabilità. Addebitando alla sfortuna, al destino, ai genitori, alla società, tanta amarezza e sfortuna. Si ritiene in qualche modo un “perseguitato dalle fatalità”.

Vede più facilmente i difetti, i lati negativi degli avvenimenti, delle persone, delle situazioni, poiché il suo focus è sul negativo, è sulla mancanza, su ciò che non ha ottenuto. Willow è infatti molto preda della convinzione che lo spinge a valutare la vita in base al successo personale e nella società contemporanea finisce per diventare vittima dei conseguimenti materiali.

Fino a quando non renderai conscio l’inconscio, esso dirigerà la tua vita e tu lo chiamerai destino (Carl Gustav Jung).

Willow però si è di fatto autoescluso dal successo. “Spesso arrivano così a perdere interesse e diventano meno attivi in quelle cose che prima facevano con piacere”, sostiene Bach. Affermare questo assunto senza ombra di dubbio, significa mostrare alla persona Willow la responsabilità delle proprie azioni. Spostare la responsabilità della propria vita sugli altri per poi lamentarsene, è un meccanismo di transfert di contenuti inconsci e non accettare di doversene occupare scarica la tensione che deriverebbe dal vedere i propri errori e le proprie mancanze. Willow è uno stato di “borbottio interiore continuo”, come una pentola di fagioli, una cantilena ripetitiva.

Spesso le persone Willow ribadiscono infatti le stesse preoccupazioni a distanza di tempo e poiché non le risolvono, questi contenuti si presentano ciclicamente alla coscienza per chiedere attenzione.

È necessario considerare che Willow, pur essendo una caratteristica della personalità, sia un fiore di reazione e manifesti la propria presenza dopo che un certo insieme di eventi si sia verificato. Usualmente sono gli insuccessi che lo scatenano specie in persone che mostrano già una tendenza alla negatività, ad esempio Gentian, Scleranthus, Water Violet, ma potrebbero anche essere forti traumi che ovviamente innescano un senso di ribellione al proprio destino. Nel caso in cui questa tensione non venga rielaborata, viene invece somatizzata, cioè portata a livello fisico e si traduce in dolori, tensioni, rigidità, artriti, manifestazioni cutanee, ritenzione di liquidi e tutti quei disagi di cui Willow di solito manifesta e segnalano la presenza di contenuti inconsci rimossi, rifiutati, ma presenti e fastidiosi. Si innesca quindi un circolo vizioso che spinge la persona a lamentarsi, questo lascia emergere i dolori e i fastidi, che spingono nuovamente a lamentarsi … e si ripete, si ripete.

La persona Willow è ovviamente inconsapevole di questo, anche per via della bassa intensità con cui si manifesta, non è un dolore acuto o una situazione di emergenza che invece spingerebbero a muoversi via dal problema immediatamente, più una collezione di piccoli fastidi, problemi minori che, messi tutti nello stesso calderone, innescano questa reazione. Il rimedio permette ai contenuti inconsci di emergere (può essere aiutato da Agrimony, se il caso lo richiede) e permette un’analisi critica della propria condizione per capire che la responsabilità della nostra vita è in mano nostra e che le cose possono sempre cambiare.

Willow come stato d’animo transitorio (Mood):

 

Lo stato transitorio di Willow può evidenziarsi in tutte le persone che sentono di essere state trattate ingiustamente o di aver fallito una prova e considerano di non averne responsabilità. Rifiuto e risentimento sono in fondo parti integranti della comprensione delle cose. Sono fasi attraverso cui si passa per giungere ad integrare un lutto o la comprensione di un evento negativo.

Willow può aiutarci a fare pace con le ingiustizie (vere o presunte) che incontriamo sul nostro cammino, se siamo in collera con la vita, se proviamo risentimento nei confronti di una malattia o di un disagio e lo viviamo come una cosa non nostra, che è arrivata e che non vogliamo accettare.

 

Interazione con i problemi fisici: artrite reumatoide, artriti, artrosi, da considerare nelle malattie della pelle (dermatosi e dermatiti croniche), dolori reumatici, edemi, ritenzione di liquidi e di umori, tutti i processi cronici.

Consigli pratici per l’uso: Se si riscontra Willow tra i propri fiori, si consideri che questo fiore è un’essenza scelta da Bach verso il finire del suo lavoro qui, sulla terra.

Egli amava definire queste essenze “le più spiritualizzate del sistema” e credeva che potessero riportare l’Anima sul proprio cammino anche se era lontana da ciò che “ama davvero”. Le persone in stato Willow sono capitate in questa prova perché hanno bisogno di imparare a dire “Si!” alla vita in modo forte e positivo, proprio come accade nel film “Yes Man”. Se senti di provare amarezza, che la vita è stata ingiusta con te e che le prove che hai sopportato sono troppo grandi, assumendo il rimedio, ripensa alla pianta da cui è tratto.

I rami del Salice Giallo vengono da sempre utilizzati per legare le fascine, per costruire pali, recinti o legna da ardere, perché la loro capacità di ricrescita è impressionante, velocissima. Questa forza che non trovi, è già dentro di te e questo rimedio ti aiuterà a ritrovarla, ovunque essa sia.