Sweet Chestnut-
Sweet Chestnut-
Fiori di Bach per lo scoraggiamento e la disperazione.
“Sweet Chestnut è per quelle persone che, talvolta, sono preda di un’angoscia così grande da sembrare insopportabile o pare che la mente o il corpo siano spinti al limite della resistenza e debbano cedere”.
Nome: Sweet Chestnut
Abbreviazione: SCH
Nome italiano: Castagno comune, Castagno
Nome botanico: Castanea Sativa
Parole chiave: Angoscia estrema, limite della sopportazione, disperazione, desolazione mista a inquietudine, sconforto, angoscia esistenziale.
Caratteristiche del Fiore: assistente/ultimi 19
Metodo di preparazione: Bollitura
Periodo di Fioritura: Maggio
Principio transpersonale: Rigenerazione
A COSA SERVE SWEET CHESTNUT:
COME SI SOMMINISTRA SWEET CHESTNUT:
afflizione, alienazione, depressione, desolazione, disperazione, dolore di forte intensità emotiva vissuto nel silenzio, impotenza, inquietudine, isolamento, lutto, mancanza totale di punti di riferimento, morte interiore, perdita della fede, sensazione di aver toccato il fondo e di totale di abbandono, solitudine di fronte al proprio smarrimento interiore, tensione oltre il limite della sopportazione, vuoto persistente.
Angoscia, crisi esistenziale, oppressione, sconforto.
Relazione con il Sé: mancanza di accettazione del dolore, della componente di sofferenza, oppure del bisogno di cambiare. Forte attaccamento all’ego che porta dolore.
Il rimedio apporta: la capacità di accogliere il dolore e la trasformazione che ne consegue come parte integrante della vita stessa.
Sweet Chestnut nelle caratteristiche tipologiche (Type):
È raro lo Sweet Chestnut tipologico, qui vale lo stesso discorso fatto per Star of Bethlehem. Di norma ci imbattiamo in una persona fortemente angosciata, in tensione, vicina o nel panico. Per questo tendiamo a pensare a questo stato come transitorio e raggiunto per via di un progressivo aumentare delle tensioni che non trovano alcuna risoluzione. Non c’è comprensione da parte della persona del proprio soffrire, non c’è interiorizzazione, quindi l’Anima continua a soffrire perché persistono gli estremi della sofferenza stessa.
La particolare lezione del momento presente è la nota dominante del nostro tipo. Le circostanze, l’ambiente e le persone tra cui si è posti indicano quale battaglia la persona deve affrontare. I nostri difetti e le nostre manchevolezze sono il contrario delle virtù cui aspiriamo. Spesso, in realtà, le qualità negative che abbiamo ricevuto per eredità sono esattamente quelle per eliminare le quali siamo venuti al mondo (Edward Bach).
Pensiamo ad un disagio forte come gli attacchi di panico che “apparentemente” non hanno una causa nota. La sofferenza è spinta a livelli estremi e non si può fare altro che soccombere. Cosa significa questo dal punto di vista della malattia? Se usiamo il concetto dualistico del bene e del male, siamo portati a pensare che la malattia sia una cosa brutta e cattiva da debellare. Se invece cominciamo a ragionare come ragionava Edward Bach, possiamo considerare la malattia come un consigliere del corpo che ci sta spingendo, urlando a gran voce, a cambiare il nostro atteggiamento. Nello specifico la persona Sweet Chestnut sta cercando disperatamente di far cessare il dolore, la sofferenza, probabilmente però senza voler abbandonare i vecchi schemi di pensiero che in realtà sono i veri responsabili del disagio stesso.
Chi ha bisogno di questa essenza, non di rado non riesce a lasciare andare i paradigmi che lo attanagliano, le scelte dell’Ego, anziché quelle dell’Anima. Non riesce ad ascoltare o reprime la voce interiore della coscienza che la spinge al cambiamento, ad adottare comportamenti evolutivi, anziché quelli statici che usa. Infatti spesso Sweet Chestnut si trova come conseguenza diretta di Agrimony che, nel sistema floreale, è il fiore di chi non ascolta il proprio tormento interiore, preferendo distrarsi con l’esteriorità, lo scherzo, il riso. Se ti trovi dentro ad una sofferenza così prepotente, probabilmente “devi” affrontare qualcosa che non vuoi vedere e cambiare il livello vibrazionale a cui vivi. Scopo di questo fiore è proprio favorire il passaggio ad un modello comportamentale più consono alle reali esigenze dell’Anima, del corpo causale, che sono i veri direttori d’orchestra.
L’intelligenza profonda del medico inglese è qui espressa benissimo. Non si sopprime mai il sintomo, si cerca la causa reale e ci si adegua ad essa. Sweet Chestnut fa esattamente questo. Se stai soffrendo e vuoi smettere di soffrire, hai bisogno di alzare la tua frequenza vibrazionale.
Attraverso queste forme di sofferenza intensa, l’Io si arrende di fronte a un Potere Superiore ed è capace di rinascere. È proprio in questo modo che la guarigione trasformatrice diventa possibile, perché quando anche l’anima è stata spinta fino ai suoi limiti diventa trascendente. Sweet Chestnut aiuta l’anima ad arrendersi e ad aprirsi a una nuova identità spirituale (Katz e Kaminski).
Sweet Chestnut come stato d’animo transitorio (Mood):
Interazione con i problemi fisici: angoscia profonda, D.A.P. (disturbo da attacco di panico), dolore per la perdita di un congiunto.
Consigli pratici per l’uso: se sei in uno stato Sweet Chestnut, ti consigliamo di leggere adeguatamente la presente scheda floreale e di tenere in considerazione anche gli altri fiori citati. Inoltre è bene assumere la soluzione floreale diverse volte al giorno,anche in misura di 8-12 volte (anche ogni una o due ore).
In caso di acutizzazioni dei sintomi, si può procedere con una assunzione ogni pochi minuti fino a che il disagio non sia passato e sempre è bene tenere in considerazione il Rescue Remedy o Rimedio d’emergenza.