Holly- per chi prova rabbia, invidia e odio.
Holly-
Fiori di Bach per l’ipersensibilità.
“Holly è per coloro che, a volte, sono assaliti da sentimenti come l’invidia, la gelosia, la vendetta, il sospetto. Queste persone possono soffrire molto, spesso senza che vi sia una vera ragione per la loro infelicità”.
Nome: Holly
Abbreviazione: HOL
Nome italiano: Agrifoglio, Agrifolio
Nome botanico: Ilex Aquifolium
Parole chiave: Odio, ira, rabbia, gelosia, sospetto, avversione, vendetta, aggressività attiva, violenza, sentimento di umiliazione.
Caratteristiche del Fiore: Assistente / ultimi 19
Metodo di preparazione: Bollitura
Periodo di Fioritura: Aprile / Maggio
Principio transpersonale: Eruzione
A COSA SERVE HOLLY:
COME SI USA HOLLY:
Aggressività esplicita, assenza di empatia, astio, avversione, collera, comportamenti distruttivi e violenti, criticità, diffidenza, eccesso di passionalità, esasperazione, forte intensità emotiva, fragilità, furia, ignora che esistano modalità affettive sottili, incline ai torti, intollerante agli affronti, non possiede gli strumenti emozionali per reagire pacatamente, ostilità, percepisce la realtà in modo distorto, perdita di controllo, permalosità, prepotenza, rabbia, rancore, reazioni viscerali, risentimento, sospetto, spesso è preda di importanti sequestri emozionali, suscettibilità, tendenza alla vessazione,
Gelosia, invidia, ira, irritabilità, mancanza di autocontrollo, odio, vendetta.
Relazione con il Sé: struttura difensiva spesso generata dalle ferite ricevute che sfociano in comportamenti rabbiosi. Mancanza di pace interiore.
Il rimedio apporta: la capacità di percepire l’Amore universale e dona il conseguente riequilibrio delle emozioni negative.
Holly nelle caratteristiche tipologiche (Type):
I tratti fondamentali della tipologia Holly sono l’aggressività, la rabbia, l’invidia, la gelosia, il rancore, la vendetta. Per comprenderne profondamente la dinamica, dobbiamo necessariamente comprendere il valore del dolore. Infatti se razionalizzassimo, come faremmo a pensare che esista un individuo costantemente arrabbiato, geloso, invidioso, con forti reazioni di mancanza di autocontrollo? Eppure molti di noi ne conoscono almeno uno. Dobbiamo quindi pensare ad un individuo ferito. Profondamente ferito. E che reagisce con questa ira ad ogni evento e soprattutto non tiene in considerazione il confine tra sé e gli altri.
Appare quindi chiaramente la genesi della tipologia Holly: si è verificato un evento (o una serie) che ha scosso in profondità la persona e minato il valore dell’Amore, per tutta risposta quindi, l’individuo continua a percepire il dolore della ferita aperta che non riesce a cicatrizzarsi e reagisce seguendo uno schema di difesa psicologica atta a mantenere la distanza, il confine tra sé e gli altri, confine che in realtà non esiste, poiché non è definito dentro la persona stessa.
Come per altre tipologie, anche in Holly dobbiamo pensare ad una personalità reattiva, costruita in questo caso sul disagio e sul dolore di uno o più eventi non elaborati. Se questo meccanismo viene interiorizzato (e permesso dalle figure genitoriali) ecco che la tipologia Holly diventa assolutamente plausibile. L’assunzione sinergica di altri fiori quali ad esempio Star of Bethlehem, Cherry Plum, Chicory, sarà sicuramente di grande giovamento. Evidentemente l’interruttore acceso/spento per le escursioni emozionali in territorio negativo è assente in questa persona e ne consegue che l’invasione dello spazio personale da parte delle emozioni negative è perpetuo, mantenendo costante uno stato di tensione dinamica che si riaccende ad ogni nuovo input.
L’isolamento sociale, gli abusi, i maltrattamenti, la violenza fisica o psicologica, possono concorrere alla formazione di questa tipologia ed il sanarsi di questi atteggiamenti diventa poi difficile e passa attraverso l’acquisizione delle corrette competenze emozionali. Holly è violenza che viene dal Sé, dal cuore, ed è il sentimento inverso di quello che questo centro energetico genera. L’Amore. Se questo avviene, ci sono ovviamente dei motivi specifici, misurabili e reali che spingono la persona a reagire con rabbia anziché con perdono e sopportazione nei confronti degli altri. Per questo Holly, “il fiore della congiunzione”, riesce a riportare la pace.
Holly ci protegge da tutto ciò che non è Amore universale. Holly ci apre il cuore all’Amore divino (Edward Bach).
Holly come stato d’animo transitorio (Mood):
Holly come stato transitorio è riscontrabile in persone che hanno ricevuto trattamenti ingiusti, aggressioni, umiliazioni, tradimenti, ogni tipo di evento non elaborato che scatena una reazione di forte intensità comprendente odio, rancore, invidia, gelosia, sospetto, vendetta, aggressività, etc. Molti motivi possono scatenare queste reazioni, dai più seri ed importanti ai più futili, a seconda della capacità dell’individuo di gestire positivamente il conflitto ed includere in sé le ragioni degli altri. I bambini che gridano in cortile giocando, il vicino che tiene il volume della televisione altissimo fino a tardi, ma anche la scoperta di un tradimento, le vessazioni da parte dei compagni di scuola e chi più ne ha, più ne metta. Questi come sempre, sono solo esempi per spiegare che l’impiego di questa essenza è versatile e vi si può far ricorso ogni volta che un sentimento così ci sequestra emozionalmente fino a farci perdere il controllo.
Interazione con i problemi fisici: acne, dolori di forte intensità, emorroidi, eruzioni cutanee di tipo allergico o infettivo, febbre alta, infiammazioni acute, irritazioni, problemi al fegato, vampate di calore della menopausa.
Consigli pratici per l’uso: Holly è uno di quei fiori che viene usato da chi soffre di violenti sequestri emozionali. Di fronte ad un sequestro emozionale, è difficile, se non impossibile dire ad una persona di stare calma, di evitare certi atteggiamenti poiché un piccolo o grande tarlo gli si è infilato nella testa e lo tormenta. In questi casi vale poco anche se la persona si auto convinca che sono solo pensieri. Può sembrare assurdo, ma l’apertura verso l’altro è un efficace metodo per cambiare la propria prospettiva, anziché trincerarsi dietro questi sentimenti negativi. Bisogna parlare, discutere, cercare di capire veramente e profondamente la persona che ingenera questi pensieri in noi, per comprendere davvero il suo punto di vista.