Heather -per chi non sopporta la solitudine e cerca sempre la compagnia degli altri.
Heather-
Fiori di Bach per la solitudine.
“Heather è per coloro che sono sempre alla ricerca della compagnia di qualcuno disponibile, perché hanno bisogno di discutere dei loro problemi con gli altri, chiunque essi siano. Sono molto infelici se devono rimanere soli per un certo periodo di tempo”.
Nome: Heather
Abbreviazione: HEA
Nome italiano: Brughiera, Brugo, Erica, Brentoli, Grecchia, Sorcelli, Scopetti
Nome botanico: Calluna Vulgaris
Parole chiave: Esagerato autoaccentramento, carenza affettiva, egoismo, loquacità, eccessiva e scarsa capacità di ascolto, paura della solitudine, ansia e angoscia, drammaticità, istrionismo.
Caratteristiche del Fiore: Aiutante
Metodo di preparazione: Solarizzazione
Periodo di Fioritura: Giugno / Ottobre
Principio transpersonale: Appiccicosità, adesività
A COSA SERVE HEATHER:
COME SI USA HEATHER:
Ansia ed angoscia, appiccicosità, autocommiserazione, capriccio e ostinazione, carenza affettiva, difficoltà a elaborare il vissuto, dipendenza, drammaticità, egoismo, esagerato auto accentramento, identità interiore non ben definita, immaturità nello scambio affettivo (prende più di ciò che da), inscena provocazioni (anche a sfondo sessuale) volte ad attirare l’attenzione, insicurezza ed instabilità profonde, ipocondria, istrionismo, loquacità eccessiva e scarsa capacità di ascolto, paura della solitudine, poca introspezione, puntiglio, può generare sintomi di malessere per focalizzare l’interesse altrui.
Ricerca disperata d’amore, ricerca di costante stimolazione, richiesta esagerata di affetto, sfrenata espressione emozionale.
Superficialità, teatralità, tendenza alla manipolazione, timore del rifiuto, vampirismo energetico, viene definito come “il bambino bisognoso”, volubilità, vuoto interiore.
Relazione con il Sé: l’eccesso di concentrazione sulla personalità (e quindi sul vestito esteriore: emozioni, sensazioni, esigenze) a scapito del corretto ascolto dei messaggi provenienti dal Sé superiore impedisce la naturale evoluzione verso il Sé, verso la reale natura e questo per la paura del riconoscere Sé stessi come individuo.
Il rimedio apporta: la capacità di affrontare il vuoto interiore per rinascere al sentire delle emozioni reali e dei veri bisogni. Rinascita interiore che conduce al sentire le emozioni reali e i veri bisogni nascosti in precedenza dal logorio delle parole.
Heather nelle caratteristiche tipologiche (Type):
Il bisogno sproporzionato di affetto ed attenzione che questa tipologia richiama, ci spinge a riconoscere in Heather una persona emotivamente instabile e con un grande vuoto affettivo. Una delle caratteristiche su cui spesso si riflette, parlando di Heather tipologici, è quella dell’egocentrismo. Heather pone i propri bisogni egoistici ed infantili sopra a tutto. Cerca di catturare l’attenzione di tutti e parla senza tregua dei propri problemi, racconta storie, aneddoti di vita, capacità miracolose, sfinisce l’ascoltatore impedendogli di congedarsi.
Questa costante ricerca di attenzione deriva da un vuoto affettivo e genera paura della solitudine. La paura più profonda di Heather è appunto quella di restare solo. Nella solitudine emergerebbero tutti i conflitti non risolti che non è in grado di gestire ne risolvere. L’attrazione sessuale è utilizzata allo scopo di catturare l’attenzione (soprattutto nelle donne) ma, a causa della bassa autostima e della scarsa capacità di provare intimità reale, viene poi concretizzata con difficoltà. Con questa difesa psicologica invece, fatta di superiorità e volubilità, si sminuisce ovviamente l’altro.
Tutta la preoccupazione è rivolta a sé stessa, per questo l’empatia è inesistente. L’Heather tipologico ha un enorme bisogno di considerazione, di essere guardato, di sentirsi adulato, stimato, e per questo può porsi in modo molto appariscente. Molto superficiale, istrionico e teatrale, cercherà un’audience, ovvero un entourage di persone con stili di personalità dipendenti (Centaury), che lo gratifichino sottomettendosi. L’istrionico ama stare al centro della scena. Ipocondriaco per natura, può arrivare ad utilizzare la malattia per essere considerato. La genesi di questo stato tipologico spesso deriva dalla mancata presenza dei genitori, dal non avere avuto un ambiente emotivamente adeguato che potesse favorire una crescita sana ed equilibrata.
Quando qualcosa dentro di noi, una malattia per esempio, focalizza la nostra attenzione, è molto utile l’uso di Heather, perché oltre a non sentirci bene, può darsi che non vogliamo sentirci bene e ciò che vogliamo è pensare al nostro io e a quanto stiamo soffrendo.
Heather è molto indicato per sradicare questo io (Edward Bach).
Heather come stato d’animo transitorio (Mood):
Lo stato transitorio di Heather può capitare in ognuno quando, a causa della circostanze, ci troviamo senza strumenti per affrontare la quotidianità e ricorriamo perciò quindi alla ricerca dell’attenzione di chi possa sorreggerci e guidarci (e lo facciamo inconsciamente). Queste fasi accadono maggiormente durante l’adolescenza o la vecchiaia.
Interazione con i problemi fisici: ansia, bulimia, densità delle mucose (es. sinusiti, bronchiti croniche), eccessiva auto-osservazione, fame nervosa, ipocondria, mucoviscidosi.
Consigli pratici per l’uso: Heather deve fare i conti con la vastità dell’Anima. Nel suo percorso di vita deve imparare a stare bene con Sé stessa, a proprio agio con gli spazi interminabili dell’interiorità. Per questo un percorso di introspezione è sempre consigliato e può essere utile a qualsiasi livello per far diminuire sensibilmente i livelli di ansia che si innescano nella solitudine.