GENTIAN-per chi si scoraggia, si deprime e si perde facilmente d’animo.

Nome: Gentian
Abbreviazione: GEN
Nome italiano: Genzianella amarella
Nome botanico: Gentianella amarella
Parole chiave: Sconforto, incertezza, scoraggiamento, pessimismo, scetticismo, negatività.
Caratteristiche del Fiore: Guaritore
Metodo di preparazione: Solarizzazione
Periodo di Fioritura: Giugno / Ottobre

 

A COSA SERVE GENTIAN:

Gentian è utile per per il pessimismo, per tutte quelle situazioni in cui la persona non ha fiducia in sé stessa e per questo tende a non muoversi, a non agire.

COME SI USA GENTIAN:

Gentian è un fiore da trattamento di fondo. Spesso la tendenza pessimistica ha radici profonde, quindi un trattamento causale di medio-lungo periodo, insieme ad altri fiori, può durare 6-12 mesi.

 

Caratteristiche psicologiche ed emozionali.

 

Pessimismo, bassa tolleranza alla frustrazione, catastrofismo, cavillosità, costantemente demoralizzato e demotivato, diffidenza, disfattismo, disincanto, dubbio, eccesso di razionalità e di focus sui problemi, fragilità emozionale, identificazione con il fallimento e le preoccupazioni, incertezza, incostanza, ipercriticità, isolamento sfiduciato, mancanza di empatia, di fiducia e di fede, mancanza di visione globale, materialismo, negativismo, nel descriversi si definisce realista.

Personalità depressiva, pessimismo, profezie negative autorealizzanti, scetticismo.

Sconforto, polemicità, scoraggiamento davanti agli ostacoli, sfiducia in sé stessi, tendenza a vedere gli aspetti negativi, tristezza.

Relazione con il Sé: mancanza di fede e fiducia che si manifesta con la rinuncia. Può iniziare a fare le cose, ma si perde subito.

Il rimedio apporta: perseveranza di fronte agli ostacoli, capacità di comprendere il significato trascendente degli eventi (soprattutto quelli negativi) collocandoli in una corretta prospettiva. Fiducia.

 

Gentian nelle caratteristiche tipologiche (Type):

 

Parlando di Gentian a livello tipologico, ci troviamo di fronte all’archetipo del pessimismo e dello scetticismo e questo significa “sfiducia”. Gentian è una persona che non si fida delle proprie capacità, perché prima non si fida dell’universo (in senso lato). Ha paura ad abbandonarsi. Per questo i suoi passi sono incerti e insicuri, e non si muove mai oltre la propria zona di comfort. Immagina il gioco dell’oca, un passo avanti e due indietro. Proprio a causa di questa sensazione di sfiducia che pervade il pensiero Gentian, la persona è sempre titubante e, come dice Bach, ogni piccolo inconveniente gli fa dire “no, non si può fare”. Da qui la definizione di pessimismo, ma la parola “sfiducia” rende molto meglio il concetto, e sempre da qui, il legame con Larch e le conseguenze di Wild Rose, Olive, Gorse. Gentian di sé certo avrà una considerazione diversa, poiché non può e non riesce ad accorgersi di essere pessimista. Tuttavia il suo pensiero e le sue parole trasudano di negazioni, di “non si può”, “non è fattibile”. Per questa persona il non riuscire sembra essere parte della quotidianità. Il primo pensiero che emerge nella sua mente è di negazione, di difficoltà, di sfiducia, di non riuscire.

Questo automatismo deriva dalla bassa tolleranza alla frustrazione propria di questi individui (utile anche Larch). Ogni contrarietà anche piccola, li devia dal sentiero, dall’idea, dal progetto che desiderano intraprendere e questa scarsa volontà probabilmente origina in un’educazione genitoriale fatta di sfiducia e mancanza di incoraggiamento. I genitori che considerano “normale il dovere” e non premiano mai i figli possono far verificare queste condizioni che, in definitiva, gettano le basi per le personalità depressive, di cui Gentian, insieme ad altri fiori, è certamente il cardine di trattamento.

Quando la persona Gentian raggiunge la consapevolezza della propria negatività, probabilmente inizierà a lamentarsi ed il vittimismo farà comparsa (è territorio di Willow e Larch), in caso contrario, tenderà sempre a scusare la propria tendenza alla rinuncia con la mancanza di condizioni favorevoli affermando di essere “realista”, attribuendo la colpa, la responsabilità alla società (ancora Willow). Questo non significa che le condizioni negative non esistano se non dentro di lui, bensì che questa tipologia tende dichiaratamente a vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto, a vedere più spesso il lato grigio della vita, a perpetrare un modello in cui queste carenze siano vedute non per quello che sono, ma come parte della norma.

Pensieri auto-denigratori, scoraggiamento, tristezza anche immotivata (territorio di Mustard), sono tutte componenti presenti sia in Gentian che nella personalità depressiva ed avremo di fronte una lotta contro l’abbattimento costante e la scarsa convinzione circa il valore di sé. Possiamo ben immaginare quali possano essere le conseguenze di una vita vissuta in questo stato di rinuncia, malumore e limitazione.

Non esistono persone nate sotto una cattiva stella, esistono solo persone che guardano storto il cielo (Proverbio cinese).

Le persone che dicono: “Non si può fare”, non dovrebbero interrompere le persone che lo stanno facendo. (Albert Einstein).

 

Gentian come stato d’animo transitorio (Mood):

 

Quando parliamo di trattamento della depressione e non di personalità depressiva, stiamo parlando di una sindrome in cui ognuno può incorrere in seguito a forti traumi, coincidenza negative, etc. Quindi ad ognuno potrebbe accadere di avere bisogno di questo rimedio in periodi particolarmente difficili, dove lo scoraggiamento prende il posto della voglia di lottare, o in cui le prove della vita sembrano non finire mai, provocando avvilimento, come detto, anche a seguito di oggettivi episodi di dolore.

Inoltre è molto utile durante il trattamento floreale se ci si accorge che si è frustrati per il mancato funzionamento dei fiori. Voglio chiudere con una nota: non sono mai i fiori a NON funzionare. Siamo noi a non scegliere i fiori giusti perché ci poniamo le domande sbagliate o non siamo in grado di definire correttamente quali siano i nostri problemi. L’impiego di Gentian a questo livello ne da un esempio tipico: se la persona non reagisce correttamente al trattamento, è necessario approfondirne le cause per capire se vi sia una sorta di rinuncia a migliorare, dettata da altri motivi, apparentemente non pertinenti al problema.

 

Interazione con i problemi fisici: nel decorso di una malattia, nelle ricadute per mancanza di fiducia (insieme a Gorse). Da includere nel trattamento della depressione e del lutto.

Consigli pratici per l’uso: lo schema ricorrente nella mente di Gentian è il “non si può fare”. Quasi sicuramente questa è una lezione di vita per la persona un po’ amara come il fiore (Nota la segnatura). Ogni volta che intraprende qualche azione che lo sposta dalla piccolissima zona di comfort che si è creato, egli rinuncia. Inutile dire che uno dei consigli pratici più importanti per questa tipologia è cercare una riconnessione con il corpo fisico ogni volta che cade nella “tentazione” di abbandonare ciò che aveva iniziato. Ritorna su di te, dentro di te. Ascolta il corpo, non la mente e, assumendo i fiori, potrai ritrovare quello spazio di fiducia necessario per portare a termine i tuoi compiti.