Clematis- per chi sogna ad occhi aperti,
è indifferente alla vita e fugge dalla realtà.
A COSA SERVE CLEMATIS:
COME SI SOMMINISTRA CLEMATIS:
Clematis nelle caratteristiche tipologiche (Type):
L’isolamento passivo è il concetto di base attorno cui ruota la struttura della tipologia Clematis. L’isolamento passivo, a differenza di quello attivo di Mimulus, è un ritiro dal quotidiano dovuto a una mancanza di interesse per gli stimoli che il mondo stesso offre. Non a caso, il rimedio è inserito da Bach nella categoria dei fiori per coloro che non provano interesse per il presente. Il mondo di Clematis può essere variegato e immaginifico, oppure piatto e vuoto, e questo dipende dal livello di importanza dell’isolamento stesso.
Per molto tempo infatti al Clematis tipologico sono state attribuite le caratteristiche dell’artista sognatore, intento a dar seguito al proprio mondo interiore di fantasie, ben più importanti per lui della realtà. Questo potrebbe essere vero, come no, si potrebbe avere, nei casi dissociativi più importanti, un forte distacco dalla realtà con la passività quasi totale e l’appiattimento degli stimoli. Un ritrarsi dalla vita. Completo.
Una forma ben educata di suicidio (Edward Bach nel descrivere Clematis).
Il disinteresse per le questioni più pratiche può gettare nel caos questa personalità tipologica: le bollette da pagare, i rifiuti da buttare, il frigorifero perennemente vuoto, l’indifferenza per la vita di relazione e sociale, faranno di lui una persona indifferente, noncurante, avulsa dalla realtà, che avrà bisogno di un sostegno esterno per sopravvivere, ti ricordo infatti che Clematis Vitalba è una pianta rampicante che necessita il sostegno di altre specie per potersi propagare, allo stesso modo, il suo corrispondente umano, non riesce a fare fronte da solo alle necessità della vita quotidiana. Idealismo, utopia, mancanza quasi totale di senso pratico e di empatia, sono i segni distintivi di questa personalità che per vincere su sé stessa, dovrà invece riconnettersi alla materia dalla quale sembra voler fuggire.
Clematis come stato d’animo transitorio (Mood):
Edward Bach impiega Clematis nella formula del famoso Rescue Remedy, rimedio d’emergenza utile in svariati ambiti, dalla caduta dalla bici, alla paura del dentista, ai postumi dell’anestesia, etc. È interrogandoci sulla presenza di questo fiore all’interno del Rescue, che comprendiamo al meglio l’uso transpersonale pensato dallo scopritore dei fiori stessi. Facciamo una breve digressione alla descrizione di Rock Rose. Bach dice: “… Se il soggetto è in uno stato di incoscienza si può inumidirgli le labbra con il rimedio.
Può darsi che si renda necessario aggiungere a questo altri rimedi come, per esempio, Clematis; oppure, se la persona è molto tormentata, Agrimony, e così di seguito”. Ecco che Bach inizia a concepire il Rescue Remedy pensando di aggiungere Clematis alla formula per gli stati di incoscienza. Quindi il suo uso riflette molto bene la parola “riconnessione”. Ogni qual volta ci sentiamo sconnessi dal mondo, possiamo usare Clematis.
Questo può avvenire abbastanza facilmente nei periodi della vita di passaggio, quali pubertà e vecchiaia, ma non solo. Ad esempio la disconnessione da un forte trauma come un lutto, una violenza fisica o psicologica, in cui la persona “dissocia” sé stessa dall’evento per evitare di percepire il dolore, sono momenti in cui questa speciale essenza è più che benvenuta.
Interazione con i problemi fisici: anemia, coma, convalescenza, disconnessione dall’ambiente, dissociazione causata da un trauma, un lutto, nel morbo di Alzheimer, necrosi, obnubilamento, pallore, riflessi rallentati, scarsa energia, scarsa memoria, sonnolenza, svenimenti, ulcere da decubito..
Consigli pratici per l’uso: riconnettiti. Esci, respira, fai una passeggiata. Abbraccia un albero, una persona cara, un animale. Cerca il contatto, anche se non ti è spontaneo. Ribilancia lo stato di isolamento con un gesto che ti ricolleghi al corpo fisico. La tendenza di Clematis è di lasciare le radici a seccare e sviluppare solo il pensiero (i nuovi getti) e questo ti disconnette. Opera nel senso inverso per trovare l’equilibrio che ti permetterà di ritrovarti. Usa dei promemoria o delle sveglie per gestire il tempo.