Cerato-per chi non ha fiducia in sé e chiede continuamente consiglio agli altri-

Nome: Cerato
Abbreviazione: CER
Nome italiano: Piombaggine
Nome botanico: Ceratostigma Wilmottiana
Parole chiave: continua ricerca di consigli, dispersività, influenzabilità, mancanza di interiorizzazione, sfiducia nel proprio giudizio.
Caratteristiche del Fiore: Guaritore
Metodo di preparazione: Solarizzazione
Periodo di Fioritura: Luglio / Ottobre
Principio transpersonale: Dispersione

A COSA SERVE CERATO:

Cerato è utile per le persone che non riescono a decidere da sole e quindi chiedono sempre un’opinione a chi hanno vicino, soprattutto se lo ritengono molto competente nel suo campo.

COME SI SOMMINISTRA CERATO:

Non utile nelle urgenze, Cerato è un fiore da trattamento di fondo. Va quindi assunto per diverso tempo. Consigliamo cicli di 3-4 settimane, intervallati da punti di controllo. Cerato è tra i fiori che tendono a disperdersi maggiormente. L’aiuto di un terapeuta è consigliato.

Caratteristiche psicologiche ed emozionali del fiore:

Assenza di punti di riferimento interiori, attenzione per la forma esteriore, avidità di informazioni, basso potere decisionale, bisogno di approvazione ed accettazione altrui, carenza di discernimento, compilazione compulsiva di dati, continua ricerca di consigli, convenzionalità, difficoltà ad ordinare contenuti per importanza, dipendenza da referenti esterni, dispersività, inadeguatezza, incapacità di sintesi, incertezza, incostanza, indecisione estrema, influenzabilità, ingenuità, insicurezza, invasione dello spazio altrui, ipocondria, mancanza di affidabilità, sicurezza interiore e di interiorizzazione.

Mancanza di criterio personale e di intuizione, immaturità, paura di sbagliare, pensiero eccessivamente macchinoso, procrastinazione causata dalla convinzione di mancanza di informazioni, scarsa capacità di concretizzazione, sensibilità, sfiducia nel proprio giudizio, si affida alla sua parte razionale in contrasto con la sua voce interiore, superficialità, timore al cambiamento, tendenza all’imitazione del comportamento altrui a discapito della propria individualità, tendenzialmente pigro, volubile.

Relazione con il Sé: mancanza di contatto con il Sé che si traduce in una percezione di vita ferma al solo livello mentale. Incapacità di utilizzare la propria saggezza innata. Incapacità di “sentire col corpo”.

Il rimedio apporta: certezza interiore e capacità di seguire le proprie intuizioni in autonomia.

Cerato nelle caratteristiche tipologiche (Type):

 

Per comprendere in maniera semplice il significato della personalità Cerato e le motivazioni che lo spingono ad agire, è necessario considerare il punto nodale che li contraddistingue e attorno cui gira tutta la loro vita: l’incapacità di percepire il proprio sentire in maniera distinta dai pensieri e dalle opinioni, proprie e degli altri.

Queste persone dipendono fortemente dall’ambiente esterno per ciò che concerne le decisioni. Hanno bisogno per confermare il loro agire, il vaglio di qualcuno che credono essere un esperto in materia, una personalità influente, danno molto credito a chi pensano saperne più di loro.

Questo accade perché l’informazione ricevuta dall’esterno non viene a confrontarsi in loro con il sentire, né vagliata con introspezione, o elaborata a livello profondo, trasformata e fatta propria. Questa buona dose di immaturità spesso deriva da una mancanza di connessione al sentire primario, ovvero a “cosa sento essere giusto per me” e probabilmente questo atteggiamento è frutto di un’educazione che ha fortemente messo in dubbio le sensazioni e le percezioni del bambino che, costretto a sopravvivere, ne ha messo da parte la veridicità. Le competenze emozionali come l’autocoscienza e la corretta valutazione di sé, quindi, risultano deficitarie.

Allora Cerato, per fugare i propri dubbi, accumula una mole sproporzionata di informazioni che non riesce poi ad elaborare in modo adeguato e costruttivo, finendo per chiedere consiglio a tutti su come comportarsi su tutto.

Influenzabili e macchinosi, molti di loro risultano logorroici. Tendono a parlare in continuazione di sé, del proprio stato.

Sono alla costante ricerca di una soluzione che non trovano poiché immersi in un mare di dati che non rielaborano. Avrebbero bisogno di buttare via tutto e concentrarsi su un’unica informazione alla volta fino a sviscerarla e farla propria, ma non vi riescono poiché sono dispersivi e convinti che la risposta migliore sarà la successiva, quella non ancora trovata. Mancano i punti di riferimento interni che ogni individuo instaura sulla base delle esperienze maturate e che provengono dal sentire primario: la coscienza del buono, del brutto, del bello e del cattivo. In assenza di queste certezze, Cerato (come personalità) veleggia attraverso la vita con superficialità e volubilità, seguendo oggi le mode, domani gli amici, poi un nuovo amore, portando al centro dell’attenzione ogni volta un nuovo evento che ne catturi l’interesse.

In questo contesto anche le percezioni non forniscono chiarimenti, poiché in Cerato è tutto il sistema “mente-corpo-emozioni” ad essere messo in discussione, al pari del consiglio di un amico. La coscienza di Sé infatti dovrebbe portare la persona ad un altro livello, al cuore, non inteso come organo fisico, ma come strumento di percezione profonda, mentre Cerato rimane fermo a soluzioni logiche, mentali ed emozionali che in definitiva non lo appagano.

Non riesce a stilare una classifica di importanza sulla base dei dati che possiede, proprio per questa immaturità emozionale e di percezione di Sé. Deve quindi necessariamente rivolgersi all’esterno per riuscire a codificare il proprio sentire. Usa l’altro come specchio, ma questo lo espone al vento del pensiero altrui che a volte può anche essere in malafede e condurlo verso situazioni poco piacevoli. Ristabilire le giuste priorità è il compito principale di questa persona e l’essenza può aiutare a ritrovare la corretta prospettiva che tenga anche conto dei vari livelli di coinvolgimento e bisogno affettivo.

Dobbiamo solo isolarci per qualche minuto ogni giorno in un luogo che sia il più tranquillo possibile e qui, senza esser disturbati, stando seduti o sdraiati, fare il vuoto nella nostra mente e pensare con calma al nostro compito nella vita (Edward Bach).

Cerato come stato d’animo transitorio (Mood):

 

Cerato è un fiore di indecisione e dispersione. Ognuno di noi nella vita può sperimentare momenti di forte indecisione dovuti ad un eccessivo accumulo di dati e anche se è vero che le caratteristiche di Cerato sono abbastanza riconoscibili e tipologiche. È comunque sperimentabile come stato transitorio nei momenti in cui perdiamo il contatto con la nostra parte profonda e reagiamo alla vita seguendo i molti stimoli della mente senza riuscire a filtrare questi input attraverso il sentire.

 

Interazione con i problemi fisici: confusione mentale, dispersione mentale negli anziani (Alzherimer), dolori migranti, mancanza di concentrazione, ritardo dello sviluppo psicofisico.

Consigli pratici per l’uso: Con l’aiuto dell’essenza potrai finalmente fare una selezione delle informazioni che arrivano al tuo Sé. Di tutte queste informazioni ce ne sono sicuramente alcune che colpiscono direttamente e profondamente il tuo cuore. Queste sono il prossimo passo da compiere per proseguire sulla tua via senza farti distrarre da tutto ciò che senti e che vedi. Il piccolo fiore di Cerato ti aiuterà in questo percorso alla riscoperta delle tue vere priorità, tu ascolta profondamente il tuo cuore e lascia che la mente parli, prima o poi smetterà.