6° - CHAKRA del TERZO OCCHIO

 

Il terzo occhio è legato all’energia del SUONO E DELLA VISIONE INTERIORI e lo scopo evolutivo della sua attività è il RICONOSCIMENTO DEGLI SCHEMI SUPERIORI.
Esso fonda l’identità ARCHETIPA produce la capacità di immaginare e di intuire, genera l’introspezione, i sogni e le visioni.

Si sviluppa in età adulta; quel minimo grado necessario per garantire un funzionamento basilare della capacità di astrarre si evolve in tutti ma solo negli individui che decidono di intraprendere un percorso di evoluzione personale e spirituale può espandersi e realizzare tutto  il suo potenziale. Ne esprime il diritto di VEDERE LA VERITA’ (sia essa umana o superiore).

Un terzo occhio ben funzionante determina un individuo con capacità mentali, intellettuali e psichiche intensificate. E’ intuitivo, ha buona memoria e percezioni precise; fa e ricorda i sogni, sa pensare per simboli ed archetipi. La capacità di immaginare e visualizzare è amplificata e la persona sa come proiettare le sue visioni nel mondo esterno. Sperimenta le percezioni extra-sensoriali. Viaggia in modo consapevole attraverso le dimensioni superiori. Ha chiara consapevolezza dei motivi e delle modalità con le quali gli eventi della sua vita si realizzano ed è proteso ad apprendere le lezioni che si presentano sul suo cammino.

Questa situazione ideale può essere difficile da conquistare soprattutto a causa di atteggiamenti di invalidamento degli avvenimenti psichici e degli eventi intuitivi. E’ importante notare come una fami-glia di origine, amici o un compagno/a che siano fortemente denigrativi rispetto a tutto ciò che “non si può dimostrare scientificamente” siano estremamente negativi in questo caso, anche perché portano la persona che nonostante tutto sperimenta “cose strane” ad averne paura e quindi a togliere loro valore e significato, negando la verità delle proprie esperienze dirette.

E’ quindi chiaro come l’impulso negativo più nocivo per questo chakra sia quello di DEGRADARE LE ESPERIENZE PSICHICHE A ILLUSIONI O FANTASIE.

In questi casi il 6° chakra si chiude, in modo parziale o completo (a seconda della gravità del trauma) e la persona presenta difficoltà a focalizzare le direzioni che vuole imprimere alla sua vita che quindi procede a sobbalzi o va alla deriva; ha difficoltà a vedere un futuro per sé ed è normalmente confuso. Può sperimentare problemi di salute mentale come allucinazioni, incubi. Soffre di insensibilità, cattiva vista, poca memoria e difficoltà di concentrazione, dorme senza sognare. Non ha alcuna comprensione del perché la sua vita sia come è, perché è al mondo, che significato rivestano, al di là dell’apparenza, le esperienze che vive.

Soprattutto sente di non avere il diritto di vedere la Verità.

Le parti del corpo collegate al terzo occhio sono: fronte, tempie, occhi, testa, cervello. Non ci sono sistemi fisici specificamente associati a questo chakra. La ghiandola endocrina collegate al 6° chakra è la pituitaria. Le disfunzioni fisiche generate dallo squilibrio del terzo occhio sono: problemi della crescita (gigantismo, nanismo), problemi al ciclo mestruale, problemi del sonno, allucinazioni, illusioni, incubi difficoltà di concentrazione, emicranie e mal di testa, disturbi alla vista ed all’udito, confusione mentale, sbalzi d’umore estremi.

In Cristalloterapia, si considerano pietre del 6° chakra quelle di colore viola e blu, di qualsiasi tipo di lucentezza o trasparenza.
La pietra di frequenza base più rappresentativa è l' Ametista
La pietra di frequenza avanzata più rappresentativa è la Sugillite.

Durante una seduta di crystal healing, la zona di posizionamento delle pietre è:
la regione della fronte.

Le altre pietre del terzo occhio sono:
ametrino (anche 3° chakra), apatite, astrofillite, azzurrite, azzurrite-malachite (con prevalenza di azzurrite), cavansite, ciaroite, cordierite, crisocolla, fluorite viola, giada lavanda, labradorite, magnesite (anche sul 6° chakra), meteoriti di ferro, moldavite (anche 4° chakra), pirite (anche 3° e 7° chakra), sodalite, sugillite (o luvolite), tanzanite, zaffiro.